Procida è una location memorabile dell’ultimo film di Massimo Troisi, “Il Postino”. Questa pellicola ha contribuito non solo a mostrare le bellezze dell’isola, ma anche a diffondere la magia delle poesie di Pablo Neruda. Per ulteriori approfondimenti, il sito Frasilandia offre numerose citazioni dalle opere del celebre poeta cileno.
Cosa si può vedere a Procida? Scopriamolo assieme.
Terra Murata è il vero e proprio cuore di Procida, situato a 90 metri sul livello del mare. Il borgo, circondato da mura risalenti al XVI secolo, offre stradine incantevoli e panorami mozzafiato sul golfo partenopeo.
Marina della Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida. Caratterizzato da case colorate e dettagli architettonici unici come i Vefi, di impronta stilistica araba, qui si trova anche il Bar Graziella, una delle location del film “Il Postino”.
Palazzo d’Avalos, situato nella zona di Terra Murata, domina il panorama del borgo. Costruito nel XVI secolo come dimora della famiglia D’Avalos, nel corso dei secoli ha assunto diverse funzioni, tra cui quella di palazzo reale dei Borbone e, nel 1815, di accademia militare e carcere, fino alla chiusura definitiva nel 1988.
Il santuario e il monastero di Santa Margherita delle Grazie sono tra gli edifici sacri più celebri di Procida. Noti per i loro interni barocchi, sono stati restaurati dopo gravi cedimenti negli anni ‘50 e sono oggi fruibili sia dai turisti che dagli abitanti dell’isola.
Casale Vascello è uno dei casali meglio conservati di Procida. Queste abitazioni, risalenti al XVI secolo, erano progettate per proteggere gli abitanti dalle incursioni dei pirati saraceni.
Le spiagge di Ciraccio e Chiaiolella sono tra le più belle di Procida. Protette dal vento e caratterizzate da fondali limpidi, queste spiagge offrono scenari incantevoli. La spiaggia di Pozzo Vecchio, altra location di “Il Postino”, e la spiaggia della Chiaia, ideale per le famiglie grazie al suo basso fondale, sono imperdibili.
Per chi ha solo un giorno per esplorare Procida a piedi, la scelta ideale è partire dalla Marina Grande, proseguire lungo il Corso Vittorio Emanuele e visitare il Palazzo d’Avalos e la Chiesa di San Michele.
La parte più affascinante di Procida è senza dubbio Corricella, un borgo pittoresco noto per le sue case colorate.
Procida è famosa per il suo autentico stile di vita mediterraneo e per essere stata location di film iconici. L’isola è ideale per un ritiro dalla frenesia quotidiana.
Tradizioni
Procida è un’isola che vive intensamente le proprie tradizioni, specialmente durante la Settimana Santa che precede la Pasqua. Tra le celebrazioni più suggestive si annoverano la Processione degli Apostoli del Giovedì Santo e quella dei Misteri del Venerdì Santo.
La Processione degli Apostoli Incappucciati, organizzata dall’Arciconfraternita dei Bianchi (fondata nel 1581 dal cardinale Innico d’Avalos d’Aragona), vede i dodici apostoli, vestiti da confratelli, incappucciati e con una croce sulla spalla e una corona di spine sul capo, sfilare per le strade dell’isola. Sono preceduti dal centurione e seguiti dai cerimonieri e dagli altri confratelli.
Il culmine dei riti della settimana si ha con la Processione dei Misteri del Venerdì Santo, risalente alla fine del XVI secolo. Originariamente una processione di flagellanti fino alla metà del XVIII secolo, si è poi trasformata in una sfilata esclusiva di Misteri, ovvero carri allegorici di natura religiosa. Questi Misteri sono sia fissi, provenienti dalle diverse chiese dell’isola, sia variabili, creati ogni anno da singoli o associazioni artistiche, e trasportati a braccia dai giovani vestiti con la classica veste dei confratelli dei Turchini.
La processione è chiusa dalla statua del Cristo morto, opera dello scultore napoletano Carmine Lantriceni, accompagnata dal caratteristico suono di tromba e tamburo.
I Misteri, centrali in questa tradizione, sono costruiti artigianalmente ogni anno dai cittadini di Procida, spesso riuniti in scuole artistiche. Queste rappresentazioni scultoree sono interpretazioni simboliche di episodi del Nuovo o del Vecchio Testamento, realizzate con materiali come cartapesta, legno, plastica, polistirolo e stoffa. Vengono tradizionalmente celati al pubblico fino alla processione e, dopo la loro esposizione, spesso smontati o distrutti. Alcuni, tuttavia, vengono conservati per essere visitati dai turisti durante l’estate.
Le realizzazioni spaziano dalla classica “Ultima Cena” a costruzioni più complesse, arricchite da elementi architettonici e artistici di varie epoche.
Oltre alle celebrazioni religiose, ogni estate si svolgono eventi culturali importanti. Tra luglio e agosto viene eletta la Graziella, una giovane procidana in costume tipico dell’isola, ispirato all’omonimo romanzo di Alphonse De Lamartine. Inoltre, si assegna il premio letterario dedicato a Elsa Morante e al suo romanzo “L’isola di Arturo”, riconoscimento importante nel panorama culturale dell’isola.
Alcuni consigli
Per spostarsi a Procida, è possibile esplorarla a piedi o noleggiare uno scooter per raggiungere le aree più remote.
Se si dispone di solo mezza giornata, si consiglia di visitare Terra Murata e il Belvedere di Santa Margherita per una vista panoramica dell’isola. Per un giro completo di Procida, sono ideali almeno due giorni, per apprezzare senza fretta le sue attrazioni.
Il periodo migliore per visitare Procida è tra aprile e ottobre, evitando i mesi più affollati di luglio e agosto.
Per una giornata a Procida, si consiglia una colazione lungo il Corso Vittorio Emanuele, un pranzo a Marina Corricella e un pomeriggio in spiaggia.
Per soggiornare a Procida, la Marina Grande offre diverse opzioni di alloggio. La sera, si può godere della tranquilla vita notturna in Piazza dei Martiri o lungo la Marina Corricella.
Una giornata a Procida può costare tra i 50 e i 70 euro, mentre una settimana circa 500-700 euro, a seconda delle scelte personali.